Assi strategici e priorità trasversali
Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dall’attuale Piano si sviluppa attorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e shttps://cloud.urbi.it/urbi/progs/urp/solhome.sto?DB_NAME=n200729ervizi rappresentano un fattore determinante della trasformazione del Paese e devono caratterizzare ogni politica di riforma del Piano. L’Italia ha accumulato un ritardo considerevole in questo campo, sia nelle competenze dei cittadini, sia nell’adozione delle tecnologie digitali nel sistema produttivo e nei servizi pubblici. Recuperare questo deficit e promuovere gli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali è essenziale per migliorare la competitività italiana ed europea; favorire l’emergere di strategie di diversificazione della produzione; e migliorare l’adattabilità ai cambiamenti dei mercati.
La transizione ecologica, come indicato dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai nuovi obiettivi europei per il 2030, è alla base del nuovo modello di sviluppo italiano ed europeo. Intervenire per ridurre le emissioni inquinanti, prevenire e contrastare il dissesto del territorio, minimizzare l’impatto delle attività produttive sull’ambiente è necessario per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale, oltre che per lasciare un Paese più verde e un’economia più verde. sostenibile alle generazioni future. Anche la transizione ecologica può costituire un fattore importante per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto e favorire la creazione di occupazione stabile.
Il terzo asse strategico è l’inclusione sociale. Garantire una piena inclusione sociale è fondamentale per migliorare la coesione territoriale, aiutare la crescita dell’economia e superare profonde diseguaglianze spesso accentuate dalla pandemia. Le tre priorità principali sono la parità di genere, la protezione e la valorizzazione dei giovani e il superamento dei divari territoriali. L’ empowerment femminile e il contrasto alle discriminazioni di genere, l’accrescimento delle competenze, delle capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno non sono univocamente affidati a singoli interventi, ma perseguiti quali obiettivi trasversali in tutti i componenti del PNRR.
Missioni e componenti del Piano
Le Linee guida elaborate dalla Commissione Europea per l’elaborazione del PNRR identificano i Componenti come gli ambiti in cui aggregare progetti di investimento e riforma dei Piani stessi.
Ciascuna componente riflette riforme e priorità di investimento in un determinato settore o area di intervento, ovvero attività e temi correlati, finalizzati ad affrontare sfide specifiche e che formino un pacchetto coerente di misure complementari. I componenti hanno un grado di dettaglio sufficiente per evidenziare le interconnessioni tra le diverse misure proposte.
Il Piano è articolato in sei Componenti, raggruppati in sei Missioni. Queste ultime sono articolate in linea con i sei Pilastri menzionati dal Regolamento RRF e illustrati nel paragrafo precedente, sebbene la formulazione segua una sequenza e un’aggregazione leggermente diverse.
MISSIONE 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività , cultura e turismo
Sostiene la transizione digitale del Paese, nella modernizzazione della pubblica amministrazione, nelle infrastrutture di comunicazione e nel sistema produttivo. Ha l’obiettivo di garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, migliorare la competitività delle filiere industriali, agevolare l’internazionalizzazione delle imprese. Investire inoltre sul rilancio di due settori che caratterizzano l’Italia: il turismo e la cultura.
MISSIONE 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica
È il momento di realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia per rendere il sistema sostenibile e garantire la sua competitività . Comprende interventi per l’agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e della mobilità sostenibile. Sono previste inoltre azioni per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato; iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche.
MISSIONE 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile
Se si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti.
MISSIONE 4: Istruzione e ricerca
Punta a colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative dell’offerta di servizi di istruzione nel nostro Paese, in tutto il ciclo formativo. Previsto l’aumento dell’offerta di posti negli asili nido, favorisce l’accesso all’università , rafforza gli strumenti di orientamento e riforma il reclutamento e la formazione degli insegnanti. Include anche un significativo rafforzamento dei sistemi di ricerca di base e applicativi e nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico, per aumentare il potenziale di crescita.
MISSIONE 5: Coesione e inclusione
Investire nelle infrastrutture sociali, rafforzare le politiche attive del lavoro e sostenere il sistema duale e l’imprenditorialità femminile. Migliorare il sistema di protezione per le situazioni di fragilità sociale ed economica, per le famiglie, per la genitorialità . Promuove inoltre il ruolo dello sport come fattore di inclusione. Un’attenzione specifica è riservata alla coesione territoriale, al rafforzamento delle Zone Economiche Speciali e alla Strategia nazionale delle aree interne. Potenzia il Servizio Civile Universale e promuove il ruolo del terzo settore nelle politiche pubbliche.
MISSIONE 6: Saluto
È focalizzata su due obiettivi: il rafforzamento della prevenzione e dell’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico e sviluppo della telemedicina. Sostiene le competenze tecniche, digitali e gestionali del personale del sistema sanitario, oltre a promuovere la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario.
Pagina aggiornata il 02/09/2024